Detergenti professionali per pavimenti: con quali attrezzature vanno utilizzati
La pulizia professionale, in cui rientra, tra le altre, l’azione di detergenza ed igienizzazione di ampi spazi e strutture come alberghi, ospedali, mense etc. va eseguita in maniera diversa da quella a casa. In particolare la pulizia dei pavimenti ha necessità di essere svolta con detergenti professionali (anche detergenti ecologici) che abbiano ottenuto il Presidio Medico Chirurgico. Per edifici come alberghi o simili, attrezzature e detergenti industriali devono inoltre rientrare nel piano HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points), uno speciale protocollo di sicurezza sanitaria. In questo post cercheremo di capire in cosa consiste l’attrezzatura da utilizzare insieme con i detergenti professionali o con i detergenti ecologici.
Scope: da utilizzare da sole oppure con un buon antipolvere
Il primo passaggio che va compiuto quando si devono pulire i pavimenti, è quello che si occupa della rimozione della polvere e dello sporco visibile e in eccesso. Questo lo si può fare soltanto avvalendosi di specifiche scope, insieme con dei buoni detergenti industriali.
A setole morbide o a setole dure: qui la differenza
Per quanto riguarda le scope, la prima cosa che va presa in considerazione sono le setole. Le setole dure sono pensate per rimuovere uno sporco più consistente, mentre quelle morbide vanno bene per la semplice polvere. Se occorre, ad esempio, pulire una camera con parquet, allora è preferibile utilizzare scope con setole morbide, mentre le setole rigide vanno bene nelle cucine o in ambienti in cui si preparano alimenti, purché sterilizzate. Con la scopa, soprattutto da parquet o superfici delicate, può essere utilizzato un buon antipolvere: di solito un detergente professionale in spray, che lucida e protegge le superfici.
Spazzoloni e mop: per un lavaggio e una disinfezione profonda
Dopo aver spazzato e rimosso la polvere o lo sporco in eccesso, il secondo step riguarda il lavaggio delle superfici da pavimento, grazie ad apposite attrezzature e detergenti professionali, meglio se detergenti ecologici, così da non disperdere nell’ambiente troppe sostanze inquinanti. Qui serviranno spazzoloni (con un panno o straccio) e mop. Nel primo caso si ricalca un metodo di detergenza tradizionale, in cui lo straccio va strizzato ogni volta in un secchio con acqua e detersivo igienizzante. Nel secondo caso, il mop consente di non bagnarsi le mani e di non piegarsi per risciacquare il panno, visto che contiene in sé uno strizzatore. Attenzione, però: per superfici come marmo o parquet il mop NON si rivela il metodo di pulizia ideale, perché può lasciare segni di striature e non consente ai pavimenti di asciugare subito. Meglio quindi prediligere il tradizionale utilizzo di spazzolone, secchio con acqua e straccio. Il mop è invece perfetto per pavimenti in gres o superfici più resistenti.
Qual è il panno migliore da abbinare agli spazzoloni
Se dunque si sceglie di lavare i pavimenti con lo spazzolone e il secchio, e dei detergenti industriali (che possono essere sgrassatori, lucidanti, profumanti etc.), è indispensabile capire anche quale tipo di panno o straccio debba essere abbinato allo spazzolone. Qui le scelte sono tre: panno in cotone pesante, panno in microfibra, panno antistatico. Il primo, quello tradizionale, è molto duraturo e resistente, potendolo lavare in lavatrice anche a 60 o più gradi. Il panno in microfibra, invece, ha il vantaggio di non lasciare sulle superfici pelucchi o residui di sporco o di tessuto, e inoltre lucida il pavimento. Il panno antistatico, infine, va passato alla fine, come ritocco, in quanto cattura tutti i residui di polvere, oltre che capelli, ed eventuali allergeni. Non va perciò utilizzato al posto del panno bagnato, ma in aggiunta.